Grazie Mister … in bocca al lupo!

Dopo appena sei mesi Zeman non è più l’allenatore del Cagliari

zeman-primo-piano-2Forse in tanti lo hanno già dimenticato (magari proprio quelli che chiedevano la testa del mister dopo la sconfitta contro la Juventus) ma appena 6 mesi fa la situazione sportiva del Cagliari era questa: Lo stadio era vuoto, i volti dei tifosi tristi, desolati, annoiati. Partite noiosissime con risultato certo di 0-0, i tatticismi esasperati, il difensivismo esasperato era di casa. Poi a Luglio, arrivò un signore di 67 anni, sguardo torvo, di poche parole. Vinceva poco ma trionfava ogni giorno. Il suo nome era Zdenek Zeman. Più di un allenatore, un Maestro. Offensivista per vocazione, geniale per volere divino. Da quando sbarcò in Sardegna, cambiò tutto.

Scatenò nella gente la consapevolezza che si poteva  ancora amare il calcio, il popolo rossoblù tornò allo stadio, il pianeta del pallone nell’isola riprese a sorridere. 4-3-3 sempre, al diavolo il catenaccio, “qui si gioca per segnare un gol in più dell’avversario, qui si gioca per divertirsi, qui si gioca per vincere stupendo e per stupire vincendo”. Peccato solo sia durato così poco.

Dopo 6 mesi circa, Zemanlandia è finita. Non sarà più il boemo a condire le nostre domeniche, quelle domeniche che comunque vada non dimenticheremo mai. Come si potrebbero scordare 8 giocatori sulla linea di metà campo al fischio d’inizio? Come si potrebbero scordare i quattro schiaffi a Mazzarri a San Siro, le quattro sberle all’Empoli? Come dimenticare le sue battute silenziosamente assordanti (contro la Lazio in posticipo di lunedì alle 21 “i miei giocatori a quell’ora sono solitamente a letto a dormire”). Oggi Zdenek non è più l’allenatore del Cagliari, ma averlo avuto in panchina è vanto, orgoglio. Ha fatto capire a molte persone che nel calcio, come nella vita, la prima difesa è l’attacco.

Ci ha resi consapevoli del fatto che il calcio è divertimento e sorrisi, che non c’entra un bel niente con quel fango chiamato “Calcioscommesse” o “Calciopoli” oppure ancora “doping”. Il Calcio è altro. E il Calcio è anche Zeman.

Ed è vero, lui a Cagliari ha perso tante partite e non ha ottenuto i risultati sperati, ma per quello che ha dato alla squadra, alla città e all’isola, Zeman ha vinto tutto. Grazie Zeman…

 

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