Rinnovo patente 2014: sarà tutto online
Addio bollini attaccati su un documento cartaceo. Dal 29 gennaio il vecchio sistema di rinnovo della patente di guida è andato in pensione ed è iniziata una nuova era, quella del rinnovo della patente in via telematica.
Cosa cambia?
I costi sono rimasti invariati (25 euro per la procedura, nello specifico 16 euro per la marca da bollo e 9 euro per i diritti di Motorizzazione) e andranno pagati attraverso bollettino postale dedicato, da consegnare al medico al momento della visita, insieme alla fotografia in formato cartaceo. A questi, vanno inoltre aggiunti quello della visita medica (€ 26,00) e i 6,80 euro di posta assicurata, da saldare al momento della consegna o del ritiro presso l’ufficio postale.
Quale è la novità?
La nuova procedura prevede che i medici competenti o la Commissione medica locale a fine visita, trasmettano telematicamente – inserendo le proprie credenziali e un PIN al sistema informatico del Dipartimento per i Trasporti – la comunicazione contenente il certificato medico, eventuali prescrizioni mediche riguardanti il conducente o adattamenti al veicolo, la foto, la firma del titolare della patente e gli estremi di avvenuto pagamento. Se la visita ha dato esito positivo, il medico o la Commissione medica, provvede alla stampa di una ricevuta dell’avvenuta conferma di validità della patente, che viene consegnata immediatamente all’interessato, previa apposizione della firma e del timbro del medico che ha effettuato la visita o del presidente della Commissione medica locale. Con questa sarà possibile circolare mentre il CED della Motorizzazione procederà a spedire al recapito indicato dall’interessato la patente rinnovata.
La posizione dei medici
Ma i medici competenti proprio non ci stanno: Ritengono che questa non sia altro che l’ennesima burocratizzazione delle procedure e che attribuire al medico o alla Commissione medica atti meramente amministrativi non sia corretto.
Cosa hanno fatto?
Hanno chiesto alla “Conferenza delle Regioni e delle Province autonome” la proroga di un anno (poi si vedrà) delle vecchie procedure nonostante avessero avuto già 20 giorni di tempo per adeguarsi alla nuova normativa.
Molti si domandano: “È davvero così oneroso collegarsi alla banca dati del Ministero e trasmettere la documentazione, in tempo reale, dell’interessato inserendo in una maschera creata ad hoc l’esito della visita e il codice a barre dei bollettini postali? Scansionare una fotografia richiede davvero così tanto tempo e fatica?”.
Alcuni medici erano addirittura privi di PC e di scanner (nel 2014? Incredibile!!!) e sono stati costretti ad adeguarsi.
Va ricordato che, il voler informatizzare le procedure burocratiche e volerle semplificare non sono la stessa cosa.
Ma allora, la semplificazione è ancora un miraggio? Rendere più snelli gli iter procedurali e facilitare e agevolare i cittadini nei rapporti con la Pubblica Amministrazione è veramente così complicato?
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