Tutti gli eredi dell’invalido hanno diritto all’accompagnamento

Con recente sentenza della Corte di Cassazione è stato affermato che gli eredi dell’invalido ormai deceduto hanno diritto alle quote dell’indennità di accompagnamento spettanti allo stesso. La somma compete anche agli eredi che non ha provveduto all’assistenza dell’invalido.

La sentenza in questione è la n. 1323 del 18 novembre 2015 (Cassaz., sez. III Civile).

Il principio alla base della sentenza è quello secondo cui il diritto alle prestazioni assistenziali a favore degli invalidi civili nasce a seguito di presentazione di domanda amministrativa e della sussistenza dei requisiti (sanitari e/o reddituali) previsti dalla normativa. Poiché tali prestazioni fanno parte del patrimonio dell’invalido deceduto, ne deriva che si trasmettono agli eredi anche nel caso in cui la morte dell’invalido sia avvenuta prima dell’accertamento dei presupposti di legge.

Tutti gli eredi hanno dunque diritto a ricevere una parte dell’indennità di accompagnamento, anche qualora non abbiano provveduto ad assistere la persona deceduta.

 

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