Il certificato di FIRMA DIGITALE è scaduto. Che fare?

Come ho già illustrato nell’altro articolo riferito alla firma digitale, il certificato qualificato di sottoscrizione che caratterizza una firma digitale ha un termine di utilizzo oltre il quale deve essere rinnovato.

Una volta scaduto, però, cosa succede?

Inizio con il dire, a favore di chi è poco avvezzo a tale strumento, che il certificato di FIRMA DIGITALE è un elemento fondamentale, che comprova l’autenticità della firma digitale e che si trova nel dispositivo di firma.

La scadenza del certificato di FIRMA DIGITALE, comporta l’inutilizzabilità della firma digitale stessa. Nel momento dell’apposizione e della verifica del certificato, il certificatore bloccherà l’operazione inviando un messaggio di certificato scaduto al sottoscrittore.

In alcuni casi, tale messaggio potrà essere inviato fino a qualche ora dall’avvenuto rinnovo del certificato di firma digitale da parte del titolare. Questo perché i server del certificatore potrebbero risiedere in località con un fuso orario differente.

Qualora il documento sia stato sottoscritto con una firma digitale supportata da un certificato di sottoscrizione valido al tempo della produzione del documento, ma attualmente scaduto, la firma digitale continuerà a preservare la propria validità con riferimento ai documenti siglati prima della scadenza.

Cosa bisogna fare quando ci accorgiamo che il certificato di sottoscrizione della nostra firma digitale è scaduto? La prima cosa da fare è contattare l’ufficio di attivazione del primo certificato e recarsi presso l’apposito ufficio portando con sè, oltre che la CNS (tessera sanitaria), anche un valido documento d’identità e il PIN di firma.

 

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