Il Saluto di DON TONINO

Dopo 55 anni don Tonino Meloni si ritira a vita privata

E’ avvenuto tutto così come Lui stesso ha sempre desiderato e si è sempre auspicato: terminare l’opera del Suo Ministero in una piccola parrocchia, non molto lontana dal Suo paese d’origine (Lunamatrona) e in un ambiente sano e familiare.

Questo è stato il mio primo pensiero quando oggi 14 giugno 2015 alle ore 11 mi sono recato nella piccola parrocchia di Villanovaforru per partecipare all’ultima messa, da parroco, di don Tonino Meloni presso la comunità del piccolo, ma bellissimo centro del Medio Campidano.

PARROCCHIA VNFORRUEntrando nella piccola chiesa con copertura in legno e bancate ordinatamente raccolte mi sono reso subito conto di ciò che ho espresso in premessa; L’ambiente era piuttosto triste, tra le bancate traspariva l’emozione di un intero paese che si dimostrava conscio di ciò che stava perdendo e con l’incognita di ciò che sarebbe stato dal giorno successivo. Già dal canto d’ingresso – curato e preparato dalle bellissime voci femminili del coro parrocchiale – ho riconosciuto l’impronta di don Meloni; erano 27 anni che non partecipavo ad una messa parrocchiale come l’ho conosciuta io da bambino e da giovane ….. tanto, troppo tempo. Ho rivissuto tutti i momenti della celebrazione come probabilmente non rivivrò mai in tutta la vita, con una carica di emozione e lacrime che non posso descrivere e riportare in questo blog, ma che preferisco tenere – egoisticamente – tutte per me.

L’insegnamento “principale” di don Tonino, quello che ha sempre portato in giro nelle sue parrocchie e durante il suo ministero, quello che ha sempre cercato di “infondere” nelle menti dei genitori: “Il granello di senape che, una volta seminato è il granello più piccolo di tutto il terreno, ma – se ben curato –  cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra“.

I canti del coro, accompagnati dal ritornello dei fedeli, rendono molto partecipativa la presenza di tutti i fedeli alla celebrazione eucaristica (l’impronta di don Meloni è tangibile) così come quando – nel momento della comunione – mancano le ostie e don Tonino deve rientrare all’ombra del tabernacolo a farne rifornimento: sì perchè oggi i fedeli erano davvero tanti, c’erano tutti ….. ma proprio tutti.

Si conclude così – come nello stile inconfondibile di don Tonino Meloni – l’esperienza ministeriale durata 55 anni e partita dal giorno della consacrazione a sacerdote il 17 luglio 1960 a Lunamatrona per poi prestare la sua opera a Mogoro dal 1960 al 1962, a Guspini dal 1962 al 1968, a Tuili dal 1968 al 1988, a Siddi dal 1988 al 2003, a Villanovaforru dal 2003 al 2015: “Ringrazio tutti per quanto mi avete dato in tutti questi anni, spero di essere stato in grado di poter ricambiare; Voi avete aiutato me e io ho cercato di aiutare voi; Per me, vedere tutte le domeniche le vostre facce, in questa chiesa, mi dava un grande senso di serenità, sapendo che per capire la misericordia di Dio non servono tante letture teologiche. Se a qualcuno ho fatto qualcosa di poco gradito, chiedo umilmente scusa, vogliate perdonarmi. Voglio lasciare la mia opera ministeriale molto sereno rimanendo in pace con tutti“. La cerimonia si è conclusa con don Meloni che ha salutato noi tutti (carichi d’emozione) con una semplice stretta di mano, così come aveva affermato nei giorni precedenti, il tutto in linea con la semplicità dell’uomo che ovunque abbia portato la Sua opera, ha saputo lasciare sempre una traccia indelebile.

Grazie di tutto Don Meloni!

 

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