Daniele Dessena, l’ultimo romantico

Daniele Dessena, l’ultimo romantico

Nel calcio moderno purtroppo la memoria non esiste; spese, guadagni plusvalenze ecc., tutto è affidato ai minuziosi calcoli degli amministratori, ai carichi di lavoro e alle relative rispondenze e poco conta se circa 6/7 anni prima il cuore aveva posto il denaro in secondo piano.
Daniele Dessena è l’ultimo calciatore romantico che rappresentava lo spogliatoio del Cagliari e che in quello spogliatoio era l’autentico re, rispettato dai compagni e da tutto l’ambiente: l’ultimo prima di lui era stato Daniele Conti.

Lui, calciatore che sprigionava passione da mischiare alla professionalità, che faceva un mestiere con i doveri morali di onorare la maglia nel rispetto di una terra, di un popolo e di una squadra.

Oggi, purtroppo, l’industrializzazione del calcio ha preso il sopravento con gli interessi economici pronti a portare guadagni volti a gonfiare i bilanci e il tempo di innamorarsi di un calciatore dura giusto 90 minuti perchè dopo 24 ore già tutto abbiamo dimenticato e rimosso dalla nostra mente; al Cagliari abbiamo calciatori seri e professionali ma dai quali, oggi, è difficile pretendere l’amore, quello vero, quello al quale riesci a strappare con un sì eterno.

Anche i tifosi si sono ormai allineati alle nuove logiche delle società di calcio, pronti a pretendere rendimento sul campo e valore del cartellino, puntando sulla sostanza e scartando l’idea di sostenere un calciatore che non corrisponda a questi requisiti. Ed è così che DANIELE DESSENA passa – frettolosamente – nel libro dei ricordi, di fiabe da raccontare ai bambini, anche se con pochi ma importanti goal segnati da uno che di mestiere continua a fare “il generoso”; Sempre pronto a rappresentare il sodalizio rossoblu nelle tante iniziative di beneficenza e sempre presente ad incoraggiare chi è stato più sfortunato di lui senza mai rappresentare e mettere in evidenza il campione  di umanità che è.

“Ricorderemmo a lungo il tuo goal segnato al Catania e imitato lo scorso anno da Cristiano Ronaldo nella partita di Champions contro la Juventus (segnato da lui è tutt’altra cosa…. per carità!!!) come ricorderemmo i tanti goal-salvezza segnati qualche anno fa; ricorderemmo anche il tuo lungo infortunio in quell’inferno di Brescia in serie B, come ricorderemmo la tua doppietta al rientro da quell’infortunio (…. memorabile quella sera!!!).

Ora inizia una nuova avventura proprio in quel Brescia capitanato dal Presidente che alcuni anni fa lo ha fortemente voluto a Cagliari e che, per poter sognare la promozione in serie A ha bisogno di uomini veri non solo sul campo ma soprattutto fuori dal campo.

In bocca al lupo Capitano!!!!

 

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