MENINGOCOCCO B: cosa è, come si contrae e ……. IL VACCINO!!!!

E’ la notizia del momento e sta diventando una vera e propria fobia: Gli ambulatori delle ASSL sono stati presi d’assalto per effettuare le vaccinazioni (tra gli altri anche alcuni militanti No-Vax) causando addirittura una “crisi” di magazzino nelle farmacie delle Asl del vaccino per il Meningococco B. Però non dobbiamo fare “terrorismo mediatico” perchè non siamo a questi livelli: non c’è un’epidemia in corso ma calmare l’allarme non è facile e la corsa ai centri vaccinali delle Assl continua. La preoccupazione non diminuisce e sono tanti i cittadini che si chiedono come comportarsi. È consigliabile vaccinare solo i bambini o anche gli adulti si dovrebbero sottoporre alle coperture?

COME SI TRASMETTE: Il contagio avviene per via aerea da persona a persona. La meningite si trasmette con tosse, starnuti, baci o mentre si parla. Di solito, l’agente patogeno non è pericoloso a più di due metri da dove è stato propagato. Bisogna ricordare anche che il batterio, fuori dall’organismo, sopravvive per un brevissimo periodo di tempo, quindi, perché avvenga il contagio, è necessario essere stati a lungo con la persona infetta.

Chi sono i portatori sani? – Sono le persone che ospitano dentro di loro il meningococco, di solito nella loro gola, ma che non sviluppano la malattia. Rappresentano dall’1 al 10% della popolazione e chi viene in contatto con queste persone, a sua volta, può sviluppare o meno la meningite.

Quanto dura l’incubazione? – È variabile ma, in genere, si assesta fra i tre e i sei giorni. La forma batterica però prevede un’incubazione più lunga, dai due ai dieci giorni. Il contagio può avvenire solo nella fase più acuta o nei giorni subito prima della manifestazione della malattia.

LA PROFILASSI: La profilassi va eseguita sui soggetti che, nei dieci giorni precedenti alla data della diagnosi, abbiano avuto contatti ripetuti e prolungati con il malato. La profilassi consiste nella somministrazione di antibiotici quasi immediata ai soggetti che sono ritenuti a rischio e garantisce una copertura solo temporanea. La vaccinazione, invece, protegge anche in futuro, ma occorre fare dei richiami del vaccino negli archi di tempo stabiliti.

VEDIAMO DI FARE CHIAREZZA SULLA VACCINAZIONE:

Il vaccino Meningococco B è il preparato vaccinale che previene la meningite dovuta al batterio Meningococco B; quest’ultimo rappresenta un sottotipo (o sierotipo) della famosa specie batterica Neisseria meningitidis.
Il termine meningite identifica un processo infiammatorio a carico delle meningi; le meningi sono le membrane che rivestono e proteggono l’encefalo e il midollo spinale, ossia le due componenti principali del sistema nervoso centrale dell’essere umano.
Le possibili cause di meningite sono numerose; a provocare, infatti, l’infiammazione delle meningi possono essere agenti infettivi, quali virus, batteri o funghi, lesioni fisiche con interessamento del sistema nervoso centrale, alcuni tipi di farmaci, alcuni tumori al cervello e certe malattie sistemiche.
La meningite da Meningococco B è uno dei più importanti esempi di meningite batterica; le meningiti batteriche sono condizioni molto temute e costituenti un serio pericolo per l’essere umano, in quanto possono dare luogo a conseguenze gravi e talvolta mortali .
Aggressiva e potenzialmente letale, la meningite da Meningococco B può colpire chiunque, ma – come dimostrano le statistiche – presenta un interesse particolare per neonati, bambini piccoli (di età non superiore ai 5 anni), adolescenti, soggetti immunodepressi (ossia le persone con un sistema immunitario poco efficiente) e, infine, individui con malattie come diabete, talassemia, malattie epatiche gravi ecc.


La sintomatologia della meningite da Meningococco B è alquanto ampia e comprende: febbre alta, vomito, confusione, irritabilità, irrigidimento del collo, fotofobia, cefalea, sonnolenza, pallore, convulsioni ed epilessia.

Il vaccino Meningococco B è una pratica caldamente consigliata a tutti i soggetti a rischio di meningite da Meningococco B; tra quest’ultimi, figurano:

  • i neonati,
  • i bambini di età inferiore ai 5 anni,
  • i malati di AIDS,
  • i portatori di malattie croniche che favoriscono l’insorgenza di infezioni (es: diabetici, malati di fegato ecc.)
  • tutti coloro che, per i motivi più disparati, devono recarsi in Paesi in cui la meningite da Meningococco B è un’infezione molto diffusa.

La modalità di somministrazione del vaccino Meningococco B è una soltanto e consiste nella cosiddetta iniezione intramuscolo profonda.
Per quanto riguarda la sede di tale iniezione, questa varia in relazione all’età del soggetto sottoposto a vaccinazione; infatti, se per i neonati sotto i 12 mesi, consiste nella porzione antero-laterale della coscia, per i bambini dai 12 mesi in su, per gli adolescenti e gli adulti consiste nella regione deltoidea della spalla.

Nei soggetti di giovane età (neonati e bambini), la somministrazione del vaccino Meningococco B prevede una serie di dosaggi e richiami, quindi non consiste in un’unica iniezione, ma in più iniezioni.

Dosaggio in adolescenti e adulti

Per quanto concerne gli adolescenti (11 o più anni) e i soggetti adulti, la somministrazione del vaccino Meningococco B prevede 2 dosaggi, praticati ad almeno un mese di distanza l’uno dall’altro, senza alcun richiamo.

Tabella. Riepilogo dei dosaggi del vaccino Meningococco B in base alle fasce d’età.
Fascia d’età Numero di dosaggi Intervallo di tempo tra un dosaggio e l’altro Richiamo?
2-5 mesi di vita 3 Non meno di un mese Sì, tra il 12° e il 15° mese di vita.
È ammesso un ritardo fino al 24° mese di vita.
6-11 mesi di vita 2 Non meno di due mesi Sì, tra il 12° e il 23° mese di vita.
In ogni caso, è importante che trascorrano almeno due mesi dal secondo dosaggio.
12-23 mesi di vita 2 Non meno di due mesi Sì, entro il compimento del 2° anno di vita.
2-10 anni di vita 2 Non meno di due mesi No, ma bisogna chiarire se effettivamente non serve.
Più di 11 anni di vita 2 Non meno di un mese No, ma bisogna chiarire se effettivamente non serve.

Gli adulti ricevono la raccomandazione medica di sottoporsi al vaccino Meningococco B quando:

  • Presentano un’immunodepressione (ridotte difese immunitarie) congenita o acquisita;
  • Sono affetti da una malattia, come per esempio il diabete o la talassemia, che li espone a contrarre più facilmente le infezioni;
  • Devono recarsi in una regione del Mondo, in cui la meningite da Meningococco B è abbastanza diffusa (quindi c’è un rischio non trascurabile di contrarla).

In Italia, sulla base di quanto dichiara la nuova legge relativa ai vaccini obbligatori, il vaccino Meningococco B non è una pratica obbligatoria, ma soltanto raccomandata.
In merito a tale argomento, è utile ricordare per esteso quanto afferma la suddetta legge, entrata in vigore il 28 Luglio 2017: “ Sono gratuitamente e attivamente offerte dalle Regioni le seguenti vaccinazioni:

  • La vaccinazione anti-meningococcica B
  • La vaccinazione anti-meningococcica C
  • La vaccinazione anti-pneumococcica
  • La vaccinazione anti-rotavirus

Tali vaccinazioni sono offerte dalle Regioni e dalle Province autonome, in base alle indicazioni del calendario vaccinale relativo all’anno di nascita. Quindi:

  • Ai nati dal 2017 sono offerte gratuitamente le vaccinazioni anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica e anti-rotavirus
  • Ai nati dal 2012 al 2016 sono offerte gratuitamente le vaccinazioni anti-meningococcica C e anti-pneumococcica”

Per maggiori informazioni sui vaccini obbligatori nei bambini, ti invito a consultare questo articolo.

SI RICORDA CHE……
Il vaccino Meningococco B protegge dalla meningite provocata dal Meningococco B, perché, nella persona a cui è iniettato, stimola il sistema immunitario a produrre gli anticorpi contro il suddetto agente infettivo batterico (ossia il Meningococco B).

Il vaccino Meningococco B, solitamente è ben tollerato; tuttavia, può capitare che, in determinati soggetti, dia luogo a problematiche qualificabili con l’appellativo di effetti collaterali o effetto avversi.
Tra i possibili effetti collaterali del vaccino Meningococco B, figurano:

  • Febbre nelle prime 24 ore successive all’iniezione vaccinale. Di scarsa rilevanza clinica e di breve durata, rappresenta il più comune effetto collaterale del vaccino Meningococco B;
  • Arrossamento, dolore, gonfiore e/o indolenzimento in corrispondenza della sede d’iniezione. Se hanno luogo, questi disturbi si presentano generalmente a distanza di 48 ore dalla realizzazione del vaccino;
  • Irritabilità;
  • Stanchezza;
  • Raucedine;
  • Pallore;
  • Palpitazioni;
  • Reazione allergica nei confronti di una delle componenti vaccinali. Più che un effetto collaterale, è una complicanza, che, fortunatamente, ha luogo assai di rado.
    In genere, i soggetti con un’allergia al vaccino Meningococco B manifestano tale problematica, con sintomi e segni caratteristici, dopo poche decine di minuti dal momento dell’iniezione.

I sintomi tipici di un’eventuale reazione allergica nei confronti del vaccino Meningococco B possono consistere in:

  • Eritema pruriginoso della cute;
  • Respiro corto e gravi difficoltà di respiro;
  • Gonfiore del volto;
  • Gonfiore della lingua.

Nei soggetti di tenera età che ricevono il vaccino Meningococco B è abbastanza frequente l’uso del paracetamolo (Tachipirina), in quanto quest’ultimo è in grado di:

  • Prevenire la febbre;
  • Accelerare la risoluzione di effetti avversi come l’arrossamento e l’indolenzimento in corrispondenza del sito d’infezione.

Controindicazioni

Il vaccino Meningococco B presenta alcune controindicazioni; infatti, non è adatto a:

  • I soggetti con un’allergia nei confronti di una delle componenti vaccinali;
  • I soggetti con una malattia infettiva in corso. Si tratta di un divieto temporaneo, che termina al momento della guarigione dalla suddetta malattia infettiva;
  • Gli individui con una sindrome febbrile in atto. Anche questa è una controindicazione temporanea, che termina con la risoluzione della febbre.

Vaccino Meningococco B e Gravidanza

Anche se sono necessari ulteriori studi, la gravidanza non sembra rappresentare una controindicazione all’esecuzione del vaccino Meningococco B.
A ogni modo, è buona norma che una donna incinta desiderosa di sottoporsi al vaccino Meningococco B chieda consigli, in merito alla sua volontà, sia al proprio medico curante sia al ginecologo che l’ha in cura.

 

 

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