RYANAIR FUORI DALL’ITALIA ….. E ANCHE DALL’EUROPA!!!!!

ryanair

Circa 10 anni fa, quando la compagnia Irlandese Ryanair entrò di prepotenza nel panorama dei voli da e per l’Italia, la salutammo con gioia ed interesse e diciamo la verità ….. anche come una liberazione dai potenti (Alitalia, Meridiana ecc.) che fino a quel momento ci “stritolavano” per poterci consentire di “saltare” il mare in poco tempo ovvero di poter fare un viaggio pagando “il giusto”.

Andare a Londra con 10 euro o anche meno ci piaceva e potevamo godere pensando di andare a Bergamo o a Roma a prenderci un caffè e rientrare dopo qualche ora ovvero l’idea di poter girare il mondo con pochi euro alla pari di quelli che, qualche anno prima, avevano speso cifre importanti per andare a Parigi; ebbene, questa è la dottrina fondante del capitalismo mondiale, basata sull’idea che in un mercato diventato ormai planetario; il prezzo ha sempre la meglio sulla qualità e che, per essere meno cari della concorrenza, è indispensabile avere costi inferiori.

Questo obiettivo può essere perseguito in vari modi. Il modello commerciale di Ryanair si basa sul principio del “bad enough”: in pratica, il trattamento riservato agli impiegati e ai passeggeri deve essere cattivo quanto basta perché il prezzo del biglietto resti sufficientemente basso, così che i clienti accettino non soltanto di essere bistrattati, ma oltretutto non si preoccupino delle cattive condizioni di lavoro alle quali sono sottoposti i dipendenti della compagnia. Il fatto che Ryanair sia un’azienda che tratta male il proprio personale e i suoi stessi passeggeri non è certo uno scoop.

Piano piano, come succede anche negli amori più intensi, abbiamo incominciato a riscontrare nella compagnia Irlandese anche i primi difetti e le prime note stonate: rigidità, burocrazia, scortesia, e un pochino anche un aumento delle tariffe con taluni trabocchetti legati al sistema di pagamento dei biglietti, peso e misura dei bagagli, mancato check in online ecc. che, a conti fatti, a seconda della tratta, spinge il viaggiatore a preferire le “vecchie” compagnie aeree nazionali e tradizionali.

E’ notizia di pochi giorni che alcuni passeggeri residenti in Spagna sono arrivati in ritardo all’aeroporto e Ryanair ha negato l’imbarco. Peccato che quella famiglia aveva con sé un bimbo di 10 anni che doveva raggiungere con urgenza l’ospedale “La Paz” di Madrid per subire un doppio trapianto e proprio la telefonata che confermava la disponibilità degli organi arrivata all’ultimo minuto, sarebbe la causa del ritardo. Succede all’isola Gran Canaria; lo scorso 7 marzo i genitori ricevono la chiamata, quella tanto attesa da chi è in lista per il trapianto, da parte dell’ospedale: un fegato e un rene sono disponibili per il doppio trapianto al loro bimbo di 10 anni, gravemente malato. Si precipitano all’aeroporto, e alle 15 sono pronti per comprare il biglietto Ryanair, destinazione Madrid, previsto per le 16.50. La compagnia, però, rifiuta la vendita perché il regolamento prevede che il biglietto nazionale possa essere acquistato solo elettronicamente e almeno due ore prima della partenza. Mamma e papà tentano di spiegare che si tratta di un caso straordinario, mostrano documenti per certificare la gravità della situazione, ma il personale è irremovibile. La famiglia non può salire sul volo ed è quindi costretta ad acquistare il ticket della Air Europa, in partenza dopo un’ora e mezza. Il bambino è riuscito ad arrivare all’ospedale e a sottoporsi al doppio trapianto, ma le sue condizioni di salute non sono note: gli auguriamo ogni bene e che un giorno possa ringraziare Ryanair!!!!

Che tristezza, sembra quasi che in questa Azienda ci lavorino persone prive di sentimenti e inconsci del buon senso a dispetto della venerabilità che alcuni di noi sardi proviamo nei loro confronti; Pensare che compagnie come Lufthansa, se giustifichi il ritardo, riaprono le porte e ricollegano il gate anche solo per una persona.

Ad ogni modo, il concetto – come dice una famosa canzone – credo debba essere sempre lo stesso: “Questa è casa mia e quì comando io”.

 

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